«Da soli siamo fragili come le ali di una farfalla, ma uniti – solidi e solidali – possiamo fare tempesta. (…)
È nell’interconnessione delle lotte per l’emancipazione e la libertà – individuale o collettiva – che dobbiamo ritrovare il nostro solidum. Insieme possiamo affrontare qualsiasi sfida.
Quindi battiamo le ali, facciamo la tempesta, anzi, come si dice dalle mie parti, facciamo ammuìna!”
dal libro della Albanese Quando il mondo dorme
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Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, è diventata il bersaglio ufficiale della macchina del fango israeliana, anche attraverso inserzioni a pagamento su Google Ads e pagine diffamatorie create dal governo israeliano e della rappresaglia diplomatica statunitense con Trump che annuncia, per bocca del segretario di Stato Rubio, sanzioni individuali nei confronti della giurista.
La Albanese è “colpevole” di aver messo alla luce, con i suoi rapporti come Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, i crimini del governo Netanyahu ed il business del genocidio, indicando con precisione e metodo i nomi delle aziende, tra queste Amazon, Alphabet, Palantir, che traggono profitto dall’economia di guerra israeliana.
La Albanese è “colpevole” di aver semplicemente assolto al suo ruolo presso le Nazioni Unite. Chi la attacca o rimane in silenzio davanti agli attacchi che le sono rivolti sta implicitamente delegittimando e mettendo in discussione la funzione stessa delle Nazioni Unite volta alla difesa dei diritti umani in ambito internazionale.
In tutto questo, mentre una cittadina italiana, investita di un mandato internazionale, viene aggredita e minacciata, il governo tace e continua la sua complicità con Israele.
Nel silenzio delle istituzioni, rivolgendoci comunque a loro affinché si assumano le responsabilità che derivano dal loro ruolo, dobbiamo essere tutte e tutti noi la scorta mediatica di Francesca Albanese e del Diritto Internazionale continuamente violato da Israele e dagli Stati Uniti.
Chiediamo che Francesca Albanese venga nominata al Premio Nobel per la Pace e ci rivolgiamo a chi può suggerire nomi, membri presenti e passati del Comitato per i Nobel e suoi consulenti, parlamentari e membri di governi, membri della Corte di arbitrato e di quella internazionale di giustizia dell’Aja, membri dell’International peace bureau e dell’Institut de Droit International (istituto di legge internazionale), docenti universitari di legge, scienze politiche, storia e filosofia e infine ex premi Nobel per la pace, perché la giurista italiana venga inserita nella lista delle candidature.
«Da soli siamo fragili come le ali di una farfalla, ma uniti – solidi e solidali – possiamo fare tempesta. (…)
È nell’interconnessione delle lotte per l’emancipazione e la libertà – individuale o collettiva – che dobbiamo ritrovare il nostro solidum. Insieme possiamo affrontare qualsiasi sfida.
Quindi battiamo le ali, facciamo la tempesta, anzi, come si dice dalle mie parti, facciamo ammuìna!” dal libro della Albanese “Quando il mondo dorme”
Primi/e firmatari/e
Eliana Como
Elena Mazzoni
Francesca Fornario
Raffaella Bolini
Monica Di Sisto
Marco Bersani
Vauro
Stefania Brai
Moni Ovadia
Raul Mordenti
Eleonora Forenza
Dino Greco
Roberto Musacchio
Paola Guazzo
Rosa Lella
Ramon Mantovani
Giuseppe De Marzo
Giovanni Russo Spena
Maurizio Acerbo
Massimo Carlotto
Ginevra Bompiani
Ciccio Auletta
Angelo D’Orsi
Enrico Calamai
Laura Marchetti
Anna Camposampiero
Guido Viale
Roberto Morea
Claudio Grassi
Gianluca Peciola
Marco Rovelli
Simona Maggiorelli
Stefano Galieni
Luigi De Magistris
Massimo Dapporto
Renato Parascandolo
Silvia Scola
Marco Dentici
Beppe Gaudino
Mirella Acconciamessa
Marco Puccioni
Piergiorgio Ardeni
Chiara Rapaccini
Roberto Giannarelli
Benedetta Sabene
Pasqualina Napoletano
Tommaso Di Francesco
Massimo Rossi
Roberto Mancini
Maura Cossutta
Domenico Gallo
Pasquale Tridico
Yousef Salman
Mimmo Lucano
Lelio La Porta
Fabiomassimo Lozzi
Setak (Nicola Pomponi)
Dario Tamburrano
Darwin Pastorin
Jacopo Fo
Mons. Giovanni Ricchiuti
Vittorio Agnoletto
Franco Berardi Bifo
Gianmarco Pisa
Renato Sacco
Enzo Scandurra
Renato Di Nicola
Alessandro Robecchi
Mario Capanna
Vincenzo Vita
Valentina Carnelutti
Andrea Gropplero
Piero Bevilacqua
Fabio Grossi